giovedì 22 novembre 2007

CACCIA ALLE BALENE

TOKYO - Una flotta di baleniere giapponesi è partita per una spedizione che, secondo gli attivisti di Greenpeace, avrebbe come obiettivo la caccia a una particolare specie di balene, quelle con la gobba, prediletta dai «whales-watchers». La Nisshin Maru, baleniera da 8.000 tonnellate già protagonista prima di una collisione con un'imbarcazione di Greenpeace, e poi di un'avaria vicino alle coste dell'Antartico, ha lasciato il porto di Shimonoseki alla volta dell'Antartide intorno a mezzogiorno ora locale, e altre sarebbero pronte a seguirla in tempi brevi.
L'ACCUSA: «FALSI I FINI SCIENTIFICI» - Il Giappone, che reputa la caccia alle balene una tradizione radicata, ha ufficialmente abbandonato la caccia a fini commerciali in accordo con la moratoria internazionale del 1986, ma ha iniziato l'anno successivo missioni di caccia giustificate con «ricerche scientifiche».

LA MISSIONE DI GREENPEACE - Greenpeace ha annunciato che la propria flotta sarà nei prossimi giorni ai confini delle acque territoriali giapponesi per intercettare le baleniere e chiedere alla spedizione di fare marcia indietro. Se ciò non bastasse, sarebbe pronta a seguire la flotta nelle acque antartiche per contrastare la caccia. Secondo l'associazione «è chiaro che si tratta di caccia alle balene a fini commerciali mascherata e che il governo giapponese sta per riaprire questa attività»

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